Un documentario di osservazione su una coppia croato-rom e sul loro tentativo di una vita insieme, sospesi tra le aspettative di famiglie e comunità in contesti culturalmente inconciliabili che non accettano le diversità. Mirsad e Tea infatti, con grande sorpresa e disapprovazione delle loro famiglie, dopo soli sei mesi di relazione hanno deciso di sposarsi. Mirsad proviene da una famiglia Ashkali (Rom) del Kosovo estremamente tradizionale mentre Tea proviene da una famiglia moderna che vive vicino a Zagabria. Due culture completamente diverse si incontrano in un territorio inesplorato. Tea non avrebbe mai pensato che i suoi genitori reagissero così male al fatto che stava per sposare un batterista rom del Kosovo, e per Mirsad è stato difficile spiegare alla sua numerosa famiglia che stava per sposare una ragazza che non è né rom né musulmana. Riusciranno a trovare un equilibrio per passare una vita felice insieme superando le enormi differenze culturali?
È una storia estremamente personale. Parla di me, di mio marito Mirsad, di nostra figlia Frida e di come le nostre famiglie hanno reagito di fronte a un matrimonio inatteso e a una bambina che ora pretendono di tirare su in base ai propri modelli culturali. Ho iniziato a riprendere quasi per gioco. Poi si è fatta strada in me l’idea di un film per mostrare come un matrimonio tra culture diverse è possibile. Con il tempo l’idea è maturata e ciò che riprendevo è diventato parte della nostra relazione e motore di dialogo con le nostre famiglie. Filmare le situazioni nel momento stesso in cui avvengono mi permette la massima intimità e un approccio diretto sulle nostre vicende emotive. Filmerò tutte le situazioni intime e le conversazioni perché questo è l'unico modo per rappresentarci come siamo realmente, in maniera diretta e onesta. Questa immediatezza, senza recitazione, è la spina dorsale del film: la nostra vita quotidiana, i conflitti, i drammi e le decisioni, i disaccordi e le riconciliazioni appariranno crudi e reali.