Molti mercati alimentari cittadini hanno mantenuto forti legami con le aree agricole che li circondano, legami che hanno resistito soprattutto agli anni bui della grande distribuzione di cibi a basso costo nei centri commerciali, ma anche alle mode mediatiche delle piccole botteghe alimentari sofisticate e costose. Ed è grazie a questi mercati che chi vive nelle grandi città sta (ri)scoprendo di nuovo il cibo locale di qualità: un'altra questione che sta diventando sempre più importante per tutti noi.
Al mercato di Rialto, le prelibatezze che appartengono alla tradizione culinaria veneziana vengono portate direttamente in barca dalle isole di Sant'Erasmo e Le Vignole. Carciofi, pomodori giganti, giuggiole e cicorie di radicchio provengono dalle paludi a nord di Venezia, mentre molluschi e crostacei vengono dall'altro lato della laguna: San Leonardo, Burano o anche dalle rocce della Giudecca. Frutta secca e spezie arrivano invece dall'Estremo Oriente. Fondato oltre 900 anni fa, visitare questo mercato veneziano significa scoprire la laguna e la storia della città in un modo totalmente diverso.
L'Isemarkt di Amburgo, lungo quasi un chilometro, è uno dei mercati quindicinali più importanti della città. 200 bancarelle piene di frutta, verdura, pesce, prodotti da forno e i migliori bonbon si trovano sotto il viadotto della metropolitana. La maggior parte dei venditori sono agricoltori e ci accompagnano nei luoghi dove coltivano il rabarbaro e il cavolo nero in inverno, oppure dove raccolgono le prugne estive. La città libera di Amburgo è un vero e proprio centro gastronomico che raccoglie prodotti dalla regione della Bassa Sassonia fino alla landa di Lüneburg, dallo Schleswig-Holstein a nord alle fattorie biodinamiche, a pochi chilometri di distanza dalla città.
Diversità e ricchezza della Slovenia sono caratteristiche rappresentative del mercato centrale di Lubiana: le panetterie, i caseifici familiari e le bancarelle di carne, che offrono la salsiccia della Carniola o il prosciutto di Kraški pršut, corrono lungo la cattedrale e un edificio seminaristico. Due grandi spazi aperti ospitano le bancarelle di frutta e verdura, mentre lungo la colonnata si trova il mercato del pesce d'acqua dolce e dei frutti di mare provenienti dalla costa adriatica, a 150 chilometri di distanza dalla capitale. Il miele urbano e il sale appena raccolto donano un tocco unico a questo bellissimo mercato cittadino.
Le Halles de Dijon è un'enorme area che ospita oltre 700 bancarelle in 4 padiglioni. Lo spazio offre una varietà di specialità provenienti dalla regione della Borgogna. Le bancarelle periferiche vendono una vasta selezione di carni, pollame e salumi. Al centro ci sono funghi di stagione, verdure biologiche e tantissimi formaggi. I venditori sono orgogliosi di spiegare come i monaci dell'abbazia producano il loro formaggio o come vengano raccolte le ribes nere. La luce che penetra nelle travi in acciaio rende lo shopping al mercato un vero piacere, e fare una pausa per uno spuntino è un must.
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