Silvio Berlusconi è il primo magnate dei media diventato capo del governo in una democrazia occidentale come la nostra. Con un utile netto stimato a 13 miliardi di Euro, il primo ministro controlla il 90 % della televisione Italiana -direttamente o indirettamente- il copyright su un quarto dell’editoria italiana e due quotidiani nazionali (uno di proprietà della moglie, uno del fratello). In più controlla la maggior parte dei canali di distribuzione di film e riviste e circa il 60% delle vendite pubblicitarie televisive. Seguirlo durante una campagna elettorale, dallo stadio al tribunale ed in parlamento, è un esperienza piuttosto interessante.
In Italia la maggior parte delle persone acquisisce informazioni proprio tramite la televisione, quindi controllare la maggior parte della diffusione TV è una carta vincente per chi vuol fare politica. Non sorprende dunque che Berlusconi occupi il posto di primo ministro.
“Il magnate Kane (protagonista del primo film di Orson Welles, Quarto Potere, in inglese Citizen Kane) è un topolino paragonato ad un elefante! Voglio dire, Kane era un uomo d’affari proprietario di un importante quotidiano. Berlusconi possiede metà delle televisioni Italiane, controlla l’altra metà, controlla il mercato pubblicitario, che in questo campo, come saprete, non è poca cosa. Inoltre condiziona gran parte della stampa. Il ricco Kane a confronto è una pulce.” (Giovanni Sartori)
E’ stata un’estate calda in Italia, quella del 2003. Un’estate importante per Silvio Berlusconi, che gli Italiani non dimenticheranno facilmente: la squadra di calcio del Premier ha vinto la Champions League, il Primo Ministro ha assunto la presidenza del consiglio europeo per il semestre Italiano ed ha usato il suo potere per porre rimedio ai suoi problemi d’affari e personali.
Un’estate che ha ben esemplificato quali siano i pericoli nel mescolare controllo dei media e politica.
Il nostro film segue i pochi che cercano di fermare Berlusconi all’interno del Parlamento e attraverso la stampa, cercando di fare affiorare la verità su cosa sta succedendo in Italia, dove l’uomo contro cui si battono ha il pieno controllo dei media. Giovani Sartori, Carlo Freccero, Marco Travaglio, Furio Colombo, Paul Ginsborg, Tana de Zulueta ed altri sono i protagonisti dello sforzo di fare chiarezza al di là degli ideologismi. Una battaglia difficile, che dimostra quanto sia importante la diffusione delle informazioni e la difesa della libertà di espressione quando un magnate dei media conquista il potere politico.
Italia / USA / 2004 / 45-56 min.
Autore e regia: Andrea Cairola e Susan Gray
Produzione: Stefilm / Thirteen-WNET New York Production
Coproduzione: YLE Teema con il suppoto di Public Broadcasting Service e the Corporation for Public Broadcasting