LA VITA COME UN VIAGGIO AZIENDALE

Silvano Bignozzi e Lino Toselli sono viaggiatori molto particolari.
I due venditori, originari della zona di Bologna, hanno lavorato per la stessa ditta per 30 anni, vendendo grappa, spumante, e camomilla ai bar e ristoranti della zona. Nonostante le loro differenti tecniche di vendita, sono entrambi molto bravi nel loro lavoro. Così bravi da aver vinto 25 viaggi premio negli angoli più esotici del pianeta – tutti offerti dalla ditta per cui lavorano. Quest’anno andranno a Cuba – il loro ventiseiesimo viaggio premio – e sebbene la ditta non lo sappia, anche il loro ultimo viaggio.

La grande novità consiste nel fatto che dopo un quarto di secolo di viaggi attraverso Marocco, Brasile, Thailandia, Kenya, California, Messico, Egitto, Bali, Santo Domingo… Bignozzi e Toselli diranno finalmente addio ai viaggi organizzati per concedersi una vacanza per conto loro, andando a zonzo per l’isola di Cuba.

Ciò che rende la storia interessante è il fatto che il regista Paolo Muran ha ripreso 15 dei 26 viaggi premio di Bignozzi e Toselli. Ha visto la loro amicizia crescere attraverso cavalcate in sella ai cammelli in Arabia Saudita, ballerine in topless nei locali dell’Uruguay, avventure in parapendio in Argentina, e porte di hotel a cinque stelle che sembrano non volersi mai aprire, nonostante i ripetuti tentativi di inserire la chiave elettronica.

Questo non è un tipico film sul turismo italiano. Non ci sono viaggi in gondola tra i canali di Venezia né visite al Duomo di Firenze. Al contrario due italiani – che non avrebbero mai messo piede fuori dal territorio italiano se non con un viaggio organizzato – mostreranno un pezzo di vera Italia al resto del mondo.

Non solo accompagneremo Bignozzi e Toselli attraverso un quarto di secolo di viaggi da favola in alcuni dei più lussuosi resort del mondo (grazie alle bellissime riprese d’archivio girate negli anni da Paolo) ma vedremo anche i due venditori all’opera nelle proprie aree di vendita, per carpire i segreti che hanno fatto loro vincere una vita di spedizioni in groppa agli elefanti ed escursioni in elicottero. Acquisteremo familiarità con il mondo dei “viaggi incentive” e impareremo a conoscere una “strana coppia”di amici uniti dalla loro abilità di venditori.

I VIAGGI PREMIO O VIAGGI INCENTIVO:
Si tratta di viaggi-premio organizzati dalle grandi aziende, quasi sempre in terre esotiche, per gruppi di 50/80 venditori che durano solitamente 9 giorni e 7 notti. Ogni anno circa il 65 – 70% della forza vendita si aggiudica il viaggio raggiungendo le quote annuali richieste.

Vengono soddisfatte tutte le necessità dei partecipanti: sistemazione in hotel a 5 stelle, spettacoli turistici famosi, cibo locale e folklore, tour guidati e trasporti confortevoli.

I viaggi premio hanno l’obiettivo di coinvolgere il personale di un’azienda.
È un modo per suscitare una motivazione capace di incidere realmente sulle prestazioni del personale: infatti, l’esperienza vissuta genera una serie di ricordi così intensi da riempire i dialoghi di tutto un anno, crea amicizie e senso di appartenenza, tutte cose che non si otterrebbero con la vincita di un oggetto, per quanto bello e costoso.

IL VIAGGIO INCENTIVO INCLUDE

L’abbronzatura: necessaria perchè è il segno del cambiamento, la testimonianza evidente del passaggio dal freddo dell’Emilia al caldo di un posto esotico, e generatrice, al ritorno, di domande da parte dei clienti.

Le escursioni: danno un senso un po’ epico al viaggio, l’idea di aver fatto anche qualcosa di un po’ pericoloso.

I regali: gli ultimi giorni, dopo che per tutto il viaggio ci si è informati sui prezzi, si va a fare “il raid dei regali”.
I venditori hanno già la casa piena di batik, lance da guerriero, enormi copricapi, gusci di tartarughe o animali imbalsamati, mascheroni, statuette.
Mogli e figli implorano di non portare più niente.

Le guide: sono sempre di corsa e inspiegabilmente spingono continuamente il gruppo ad andare più veloce. I tour sono interminabili e sempre accompagnati da storie clamorose: Bignozzi e Toselli hanno visitato 5 paesi dove è stato girato Apocalypse Now e hanno ammirato 11 delle 7 meraviglie del mondo.

Il cibo: è un altro tema costante, l’incontro diffidente con i piatti sconosciuti. Nonostante il fatto che nella maggior parte dei viaggi venga offerta una versione “ammorbidita” del cibo locale, o il cosiddetto “cibo europeo”, la frase ricorrente nel gruppo è: “Però se a questi qui gli diamo un piatto di spaghetti sono più contenti!”.

Il mare: non c’è posto marittimo al mondo, dall’isoletta tropicale alla spiaggia famosa o esclusiva dove non scatti implacabile il confronto: “..certo che il mare della Sardegna…”

Italia / 2007 / 52 min o 84 min
Regia: Paolo Muran
Produzione: Pierrot e la Rosa
in associazione con Stefilm e CULT

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